Nei miei seminari chiedono spesso… a cosa serve la Kabbalah?
Entrare in sintonia, in risonanza con l’essenza più profonda di se stessi, con quella degli altri e con ciò che ci circonda… è una risposta. Una, per iniziare.
E come avviene ciò?
– Ciò che serve nella Kabbalah non è la conoscenza, bensì il desiderio. Il desiderio supremo è quello della felicità. Il segreto della felicità è la connessione con il tutto. Quando il vivere è totale, è totale perché è un tutt’uno con la conoscenza del tutto.
Oggi siamo al punto in cui possiamo scegliere la “connessione”.
Anzi, ne siamo obbligati: viviamo preoccupazione quando non sentiamo di essere parte di una rete di connessione consapevole. Quindi….
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Cosa ci serve dunque la Kabbalah?
La Kabbalah è la chiave che ci apre le porte a questa connessione universale.
Studia e mette in pratica tutte le interconnessioni, le sue origini, le sue forze.
Ci insegna cosa è il senso della vita, lo scopo. Non solo a livello mentale, ma consapevole, corporeo.
Ci aiuta a investigare l’essere umano, noi, io, all’interno di questo mondo.
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Tutto sembra casuale. Ma non lo è.
La Kabbalah ci aiuta a fare chiarezza nella vita, con i piedi per terra. Diventando aderenti alla realtà.
Quella realtà che tocchiamo, come anche quella che non vediamo.
Serve a connetterci, comprendere e vivere la sequenza di forze.
Iniziando a vivere ed essere coscienti di tutte le nostre scelte e decisioni nella vita.
Non ci divide più tra:
• l’essere e l’avere
• il vivere e il conoscere
• il lavoro e la vita privata
• il noi e gli altri
…
Unisce noi stessi dentro di noi, in armonia, senza più escludere quella contraddizione umana, che ci rende unici e speciali.
Naturalmente è una scelta. Scegliere se serve oppure no. Solo una scelta individuale.
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