Da sempre l’Albero delle Sephirot ĆØ simbolo principe della Kabbalah. Da generazioni di studiosi, iniziati, artisti e appassionati di ogni tipo sono catalizzati dalla suo simbolismo. Il suo fascino ĆØ potentissimo e attrae l’attenzione di ogni essere vivente che meditandolo, ammirandolo, meditandolo, riflette un qualcosa di noi col silenzio.
L’Albero ĆØ forse l’ archetipo che esercita uno stimolo fortissimo non solo sull’immaginario umano ma anche sulla sua coscienza. L’albero ĆØ un essere vivente che non si muove e che non può sfuggire al suo destino. Ci ricorda che il tempo della vita non dipende da noi e ci insegna che occorre apprendere qualcosa di più – nel corso del tempo che ci ĆØ dato – per dare senso alla vita.
Per questo motivo forse ĆØ la più efficae raffigurazione simbolica che esprime l’ideale “sentire sottile”. Il suo insegnamento può esser colto dalla mente. Tuttavia meditandolo sul piano spirituale e animico possiamo comprendere qualcosa di più sigificativo. Se poi lo proviamo ad “ascoltare” con tutti i sensi del corpo, forse ne cogliamo il valore vibrante della vita stessa.
E’ un insegnamento questo che la Kabbalah trasmette per aiutare a ritrovare la giusta risonanza nel cuore delle nostre cellule, e questo insegnamento avviene attraverso la voce.
Descrivere per iscritto in modo più preciso i significati più profondi dell’albero non ĆØ sufficiente, perchĆØ la Kabbalah rimane una tradizione orale, che funziona perchĆØ partecipa il corpo stesso nella produzione del suono della voce.