Il Divorzio dei Nomi
La frantumazione delle origini del mondo
E’ da qui che prende origine il lavoro dei Nomi , il Get Ha-Shemot (il Divorzio dei Nomi) in cui Abraham Abulafia (1240-1291) accenna alla pratica sapienziale che esercita l’essere umano nella scelta di “calarsi” in Leggi tutto…
Kavanah e il potere della parola detta
Esistono momenti in cui diventiamo consapevoli del potere delle parole.
Sono momenti che ci migliorano. Ci fanno migliori perchè ci avvicinano a quella parola che chiamiamo Kavanah כַּוָּנָה . E’ una parola antica, Leggi tutto…
La Via della Rosa
esiste la via della rosa?
…esiste una “Via della Rosa”, è probabile. Chi la sa cogliere non lo nega. Se la chiave di questo cammino rimane celata nei tanti racconti simbolici, la Via della Rosa traccia una linea a ritroso nell’Alephbeit, un percorso verso l’origine dell’essenza umana. Leggi tutto…
Pratica di primavera a Schloss Hocheppan
Primavera 2017: riavvio dei lavori di kabbalah pratica.
Un’ esperienza di Kabbalah convolgente e profonda.
Abbiamo celebrato la primavera a Schloss Hocheppan, antica dimora dei Conti di Appiano.
Nel suo luogo più protetto il castello conserva una cappella dedicata originariamente a Magdala, la Maddalena. In Italia rimangono ancora 20 luoghi a lei dedicati, tuttavia poche restano le indicazioni simboliche che caratterizzava questi luoghi di culto.
Qui a Schloss Hocheppan tuttavia, s’individuano tra gli affreschi alcuni “messaggi” che la rendono unica nella sua bellezza: la Magdala grande che tiene sulle ginocchia il figlio, col volto adulto, si colloca nel luogo più importante dell’abside, mette subito in evidenza il valore del femmineo. E’ il punto di convergenza da cui si dirama la dinamica di corrispondenze geometriche degli affreschi, nei quali in molte parti appare come sfondo il giglio, simbolo dell’elezione come scelta dell’essere umano (Cantico dei Cantici 2,2).
La particolarità di questi gigli, che indica l’abbandono mistico alla grazia divina, è il loro colore rosso, che esprime forza estatica.
Qui abbiamo operato un lavoro di pratica con le lettere, che ha consentito di ricentrare l’espressione del sentire originario. Un lavoro di celebrazione. Di apertura. Di primavera.
Un caloroso grazie a B. che ci ha aperto le porte di questa dimora.
I simboli nella Kabbalah
I simboli sono da sempre l’espressione più vicina agli aspetti umani più sacri e profondi.
Di certo la tradizione ebraica e l’insieme di testi sacri e commenti sono impregnati di simbolismi di ogni genere: astri, piante, animali, fiori, frutti, elementi fisici e racconti sanno custodire in modo Leggi tutto…
L’angelo e la parola: un linguaggio a parte
Una delle cose che non siamo mai abbastanza pronti a cogliere sono i linguaggi che non viviamo ogni giorno. Cosa accade però quando usciamo dal nostro “campo”, cosa accade quando abbandoniamo lo schema in cui si pone la nostra vita? Leggi tutto…
Il Mercoledì Rosso
Il Mercoledì Rosso, l’inizio dell’anno che abbiamo dimenticato
Nel giorno di Çarşema Sor – chiamato anche il mercoledì rosso, il popolo yazida celebra l’inizio del nuovo anno.
La loro meta storica è Lalish, dove giungono da tutto il mondo per Leggi tutto…
Olam Yetzirah
Olam Yetzirah – עולם יצירה – (il “Mondo di Yetzirah”) è uno dei quattro mondi invisibili dell’Albero della Vita.
Nella Kabbalah è conosciuto anche come “il Mondo della Formazione Leggi tutto…
Le Ruote della Vita
In ebraico la parola “ruota” גלגל (galgal) è simile alla parola “incarnazione“ גילגול (gilgul) e alla parola “età” גיל (gil).
Esistono una serie di correlazioni numeriche Leggi tutto…