I Cherubim

by Kabbalah Pratica
0 comment
Cherubim Avvicinarsi alla Kabbalah

I Cherubim

Nella Genesi si racconta che Adamo ed Eva mangiarono dall’Albero della Conoscenza del Bene e del Malel’Albero della Dualità – e di conseguenza vengono esiliati dal Giardino dell’Eden, paradigma dell’Unità.
La Torah completa l’episodio dicendo che il Creatore “pose due Cherubim a est del Giardino dell’Eden, ciascuno con una spada di fuoco roteante, a guardia della strada verso l’Albero della Vita (Bereshit, 3:22-24).

Cosa sono i Cherubim?

I Cherubim (ebr.: כרובים / sing. כרוב kərūḇ), conosciuti come il nono ordine angelico, per l’ebraismo erano simboleggiati da “carri metallici”. Tuttavia il nome ebraico derivava dall’accadico “karabu” che significava: “uno che benedice”.

La funzione dei Cherubini è custodire la dimensione dell’Albero della Vita. Sorvegliano la porta del Gan Eden (tr.: giardino). La parola Cherubim ha la stessa radice di Kiruv, “avvicinarsi”.  Due Cherubini con spade fiammeggianti ci attendono al varco: per respingere ma anche avvicinarci allo “spazio sacro” di una dimensione della vita più segreta.

I Cherubim del Gan Eden nella Kabbalah

I Cherubim sono i guardiani della soglia del “Giardino dell’Eden“. Quella dimensione segreta, accessibile solo quando “l’anima” non ha paura di accedere ed è pura e incontaminata.

La funzione dei due angeli a guardia del Gan Eden intimorice e generaun tipo di pensieri simili a quelli che genera la parola Kabbalah. Si tratta solo di resistenze da superare per “smuovere” l’anima e cogliere una nuova via.

Sono angeli che attivano nel sentire umano la coscienza illuminante* (ebr.: Shekhel Meir – שכל מאיר). Quella scintilla di coscienza che giunge un attimo prima della scelta tra chiuderci in un pensiero oppure aprirci ad un nuovo sentire.

I Cherubim provano possono liberare dalle resistenze e risvegliare il sentire vitale.  Cogliere la “scintilla” è il primo lavoro nella pratica Kabbalista.

Avvicinarsi alla Kabbalah: cogliere la scintilla

Avvicinarsi alla pratica della Kabbalah però non dipende dalla volontà, bensì dal riconoscere in sè stessi il sentirsi pronti a compiere il cammino verso il Gan Eden. Al resto provvedono i Cherubim.

====

* : la Shekhel Meir è abbinata alla Lettera Dalet (tr.: la porta)

Percorsi di Kabbala Pratica. Chiedi informazioni.

Condividi:

Related Articles

Lascia un commento