Il significato di Deveikut secondo la Kabbalah pratica.
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Deveikut, un concetto che educa e dona significato alla vita
Deveikut o Deveichut
Deveiqut – Deveichut /Ā ×××§××Ŗ, letteralmente significa dedizione/aderenza.
Per la tradizione il termine viene utilizzato per insegnare l’aderenza a D_o”. Si tratta di un insegnamento fondamentale:Ā Deveikut educa l’intelletto ad accogliere – senza pregiudizio – dimensioni non governabili solo dalla ragione.
Deveikut ĆØ uno stato di completamento di sĆØ stessi, fondato sull’unione di tutte le capacitĆ mentali e percettive razionali con quelle più sconosciute e ineffabili che rientrano nella dimensione del divino. Crea completezza nel sentire umano. E fa parte di un processo di formazione graduale che si apprende nella Kabbalah Pratica.
Il significato di Deveikut paragonato all’assenza di pregiudizio
Deveikut ĆØ l’occasione per liberare il proprio sentire da schemi mentali. La conquista non ĆØ un “atto di fede”, bensƬ dopo aver ricercato ostinatamente, instancabilmente e senza preclusione alcuna, la risposta i nostri quesiti più difficili. Nella Kabbalah Pratica la Deveikut ĆØ uno stato d‘intenzione sincera che giunge quando sappiamo di aver fatto l’impossibile per non arrenderci.
Deveikut nella Kabbalah Pratica
Dopo che una persona ĆØ degna del segreto del Deveikut si può diventare degni del segreto dell’Hishtavut [equanimitĆ ]. Se una persona ĆØ degna di raggiungere l’equanimitĆ , può diventare degna di raggiungere l’Hitbodidut [la meditazione]. Dopo che una persona ĆØ degna di raggiungere il livello della meditazione, si può diventare degni dell’ispirazione divina, e poi si può diventare degni della profezia….(Chaim Vital c. 1543-1620)
Nella Kabbalah, la Deveikut richiede il superamento sincero della resistenza interiore (v. reshimot) che si oppone alla possibile esistenza di Dio. Superamento non attraverso un atto di fede, bensƬ nutrendo il timore verso la possibile presenza del divino in ogni aspetto della vita. Significa un atteggiamento di umiltĆ e di vuoto interiore (v. Bittul) tra sĆØ stessi e qualunque cosa o persona. Un atteggiamento che viene premiato da uno stato di coscienza gioiosa sopratutto quando si ha l’occasione di aiutare.
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