In ebraico la parola “ruota” ×××× (galgal) ĆØ simile alla parola “incarnazione“ ×××××× (gilgul) e alla parola “etĆ ” ××× (gil).
Esistono una serie di correlazioni numeriche attraverso cui la Ghematria conserva la conoscenza del numero di ripetizioni che possono avvenire da un evento all’altro e che possono esser colte…Pertanto quando si rivelano i doppi di un determinato numero, la sua ripetizione sviluppa un numero che porta in se un nuovo significato.
Per esempio: 9 + 9 producendo 18 instaura – ghematricamente –Ā una nuova realtĆ che corrisponde alla parola ebraica il cui significato ĆØ “vita” ( Chai ××.)
Le Ruote della Vita
Il lavoro meditativo pratico nella KabbalahĀ – dal momento in cui interviene la presenza di un nuovo numero – assume una piega completamente diversa. La storia che si delinea da una semplice lettera, cambia completamente e improvvisamente quando avvertiamo la presenza di una sua simile.
Come avviene tutto ciò?
Sono le Ruote. Invisibili ruote che delineano l’insondabile orologio cosmico e dettano il suono dell’impermanenza.
Le ruote girano sempre e mettono in movimento gli anelli del tempo, le dimensioni sottili che circondano la vita di ogni essere e consentono spesso d’intercettare, di percepire e cogliere attimi fuggenti di “veritĆ che connette”.
Eccole, sono sempre presenti.
Alcune volte nell’ombra, non ci consentono di esser viste. Quando però la luce torna a risplendere, quando entriamo nella stagione di TzaddĆØ…(× – astrologicamente il segno zodiacale dell’Acquario), quando percepiamo i suoni della nuova stagione, proprio nel momento in cui viviamo quel “passaggio”, nell’attimo in cui siamo ancora tra la luce e l’ombra… ecco si può avvertire la vibrazione sottile del loro “lavoro-funzione”.
Possono ripresentarsi generazioni di vite passate e future, dejĆ vue e volti di persone che da sempre incontriamo e che in quell’istante, però ci appaiono nuovi, sorprendenti.
Le Ruote della Vita
Il loro ruotare ĆØ fonte di generazioni di anime infilate nel tempo e nello spazio, e noi, in quell’istante di presenza consapevole della nostra coscienza, attraverso i suoni di un antico codice che puntuale si ripresenta, ne afferriamo il messaggio. Un messaggio sempre personale, quello che più ci appartiene, quello più insondabile e vero, che avviene proprio in “quel qui e solo ora“.
Ora… ĆØ il momento del salto.
Ecco perchĆ© la Via della Ruota, la via nella quale, quanto più andiamo avanti nella vita, tanto più riusciamo a coglierla dal suo “interno”, dal suo punto di vista iniziale, primordiale.
Siamo bambini, adulti e anziani da sempre.
Cosi sulla Via della Ruota noi impariamo a sincronizzarci alle Ruote della Vita e a quel tempo che più desideriamo e da sempre ci appartiene.
Ā Le Ruote della Vita
2 comments
Grazie Marco per questo interessante approfondimento. Che mi sia stato dato il sentiero di tzaddè assume un significato ancora più pregnante.
Simo
Lo so, lo so che infarcirsi la mente di nozioni fini a se stesse non fa fare un passo in termini evolutivi, ma questo post ĆØ una goduria da leggere e rileggere… .
Grazie Marco!