I Sekhel di Adam
Le Sekhel di Adam Kabbalah Pratica. Le origini del sentire umano.
Adam, il primo umano
Quando il primo essere umano, Adam (×××) prende forma (TsarĆØ – צ××Ø×), tratto dal fango (Adamah – ××××), ĆØ libero dagli elementi piĆ¹ oscuri della materia e inizia la sua vita, lo spirito divino (Ruach Elohim – ×Ø×× ××××××) ĆØ in lui. Dal momento in cui inizia a respirare, “riceve” (×ק××- lekabel).Ā “Riceve” e “prende tutto” senza chiedere.
Adam riceve attraverso piĆ¹ stati di coscienza, perchĆ© aperti e direttamente connessi alla realtĆ . Si trova in uno stato vitale illuminato. Non c’ĆØ condizionamento di esperienze precedenti, nĆ© di pensieri o di saperi ricevuti. Ricevere ĆØ la sua dimensione vitale, in una condizione di totale apertura. In questa dimensione i 22 sentieri di luce si uniscono alle 10 leggi delle Sephiroth in modo armonioso, senza Reshimot, senza resistenze. Le 32 intelligenze (Sekhel) tutte aperte all’ascolto.Ā Nessuna di esse ĆØ stata ancora “compressa” (posta in uno stato di costrizione).Ā Tutte sono in connessione continua e diretta con il tutto.
Come riappropriarsi dello stato originario?
Le Sekhel (ש×× – “intelligenze”) non sono il frutto di un’evoluzione culturale o morale. Secondo lo Sepher Yetzirah, le Sekhel esistono nel corpo fisico in ogni essere umano, sin dalle origine dei tempi.Ā Sono stati di coscienza assopiti che periodicamente caratterizzano lo stato vitale di ognuno di noi.Ā Ā Spesso in una condizione di non ascolto in preda alla frenesia della vita quotidiana, tendiamo ad allontanarci a questo stato di connessione con il nostro sentire originario. Esiste la possibilitĆ di conquistare lo stato originario?
Risvegliare le intelligenze originarie
In quanto intelligenze assopite, presenti in ogni essere umano, le Sehkel – intelligenze possono essere risvegliate. Forse ĆØ proprio uno degli stimoli piĆ¹ affascinanti e sorprendenti della Kabbalah. La riconquista delle nostre intelligenze originarie ĆØ tuttavia unā esperienza che richiede di abbandonare il pensiero per una totale percezione di ascolto del nostro sentire. Una dimensione impenetrabile per chi non percorre una via di ascolto e di connessione.Ā La tradizione kabbalista, cimentandosi nellāopera della Teshuvuah –Ā la via del ritorno alle origini, offre l’occasione di congiungerci ciĆ² che veramente siamo e alla nostra missione nella vita.
Le Sekhel prendono vita
Adam ĆØ ricordato come il primo essere umano a vivere le Sekhel in modo completo permeato dalla stessa Sekhel Ha Bet ShefaĀ ש××Ā ×××Ŗ ×שפע , ovvero la “Casa dell’afflusso divino” nel Gan Eden.Ā Altri hanno sperimentato quello stato di coscienza coronando un piano umano libero da principi filosofici o schemi restrittivi mentali, come le figure profetiche.
Sekhel e Kabbalah Pratica
Qualunque sia il tipo di cammino che ci riporta al nostro sentire originario, la migliore palestra in cui compiamo il vero lavoro rimane il corpo, dove la maggior parte delle 32 Sekhel risiedono, in attesa di essere riconosciute e risvegliate.Ā Attraverso pratiche dolci di risveglio interiore che toccano il sentire originario, la Kabbalah Pratica e la Via delle Lettere offre il modo di riappropriarci della nostra coscienza piĆ¹ fedele al nostro sentire per percorrere in armonia il cammino della nostra vita.