Suoni e forme Kabbalah Pratica. Vibrazioni e percezioni.
Suoni e forme. Sentire è conoscere.
L’interazione tra suono e forma è stata nel tempo oggetto di studio di Pitagora, Leonardo da Vinci, Keplero e molti altri illustri personaggi della conoscenza. Con Ernst Chladni (musicista e fisico tedesco) diviene anche tema di ricerca scientifica. La ricerca applicata di Chladni tocca la teoria delle vibrazioni acustiche della quale si può considerare fondatore.
Ernst Chladni, forma e vibrazione
Cosa ci raccontano i suoi esperimenti? Attraverso l’osservazione della forma di vari tipi di polveri (licopodio, farina o sabbie fini) al contatto con il suono, E. Chladni osserva che tali pulviscoli creano sulla superficie di membrane o lastre straordinari disegni geometrici. Ma c’è di più.
Ad ogni suono si materializza una forma precisa in base al tipo di vibrazione. Anche le strutture cellulari degli organi viventi evidenziano che la vita è il risultato di vibrazioni specifiche di ogni cellula, ciascuna con il suo suono, la sua nota.

Immagine di Ernst Chladni con le immagini degli effetti di diverse forme di suono.
Kabbalah Pratica. Connetterci al suono
L’importanza delle applicazioni scientifiche sta non tanto nel catalogare la forma rispetto al suono, bensì nel comprendere la correlazione tra suono e forma, ovvero tra vibrazione ricevuta e l’effetto sullo spazio-tempo che ci circonda. Hans Jenny, allievo di Rudolf Steiner approfondì lo studio di correlazioni tra suono e forma applicato algi antichi linguaggi come il sanscrito o l’ebraico. Scoprì che la vocalizzazione di alcuni suoni poteva concretizzare la forma del simbolo alfabetico pronunciato. Si apre un affascinante viaggio tra il suono e la conoscenza.
Vivere suoni e forme. E’ qui che la Kabbalah diventa scienza autorevole in cui l’essere umano può cimentarsi. Attraverso le pratiche di kabbalah, infatti, impariamo ad entrare in contatto diretto con i propri sensi attraverso le vibrazioni sonore, una sorta di decodifica originaria del suono che genera comprensione e profonda aderenza alla verità del proprio sentire. Un processo che possiamo apprendere nell’esperienza dell’Albero della Vita in cui impariamo a connetterci con l’insondabile, dentro noi stessi e con il tutto.