Sephirot, Sephiroth, Sefiròt (סְפִירוֹת)… “dieci e non undici, dieci e non nove” (dal Sepher Yetizirah)
Shalom a tutti!
Eccoci di fronte a uno degli aspetti più affascinanti nella Kabbalah, le Sephirot.
Innanzitutto di che cosa parliamo?
Parliamo di Sephirot e l’essere umano
Parliamo di 10 “emanazioni” (significato basilare)….numeri, forze ed energie che rappresentano il “processo graduale d’illuminazione della realtà che si dispiega dall’origine della Creazione“. Secondo la Kabbalah, le Sephirot mettono in moto tutto: cose, idee, pensieri, emozioni, sensazioni, suoni, respiro, sangue, elementi, persone, animali, mondi, dimensioni …
Emanazioni di una Intelligenza ineffabile
Alcune tradizioni kabbaliste le distinguono in “sette emozioni coscienti” (Chesed, Gevurah, Tipheret, Nezakh, Hod, Yesod e Malchuth) che preludono a due polarità (di Chockmah e Binah) dell’intelletto cosciente, la cui unità è lo stato di supercoscienza (Keter) capace di interloquire in modo diretto con la fonte ineffabile della creazione stessa.
Perchè le Sephirot attraggono l’attenzione dell’essere umano
Da qui il desiderio umano di ricongiungimento con il “divino”, fonte emanatrice della scintilla di luce-senza-fine. Un desiderio profondo che da sempre anima l’attrazione dell’essere umano alle Sephirot.
La Sephirot è l'inizio del processo di avvicinamento all'ineffabilità
, un’esperienza che non può esser compresa nella mente umana.
La potente dimensione della Sephirah è qualcosa che la mente umana può solamente sfiorare. E’ come cercare di “contenere” un oceano in un bicchiere d’acqua.
Possiamo avvicinarci, possiamo toccarla. Possiamo apprendere da essa molte cose.
Ma non possiamo inghiottire tutta l’acqua di un mare.
La dimensione della Sephirot produce un campo di forza che influenza ogni cosa, compreso il nostro intelletto, le emozioni, le energie stesse che ci animano. Per tale motivo il corpo è lo strumento reale da cui apprendere ed iniziare ad “ascoltare” – attraverso i sensi – la forza di un’emanazione. La mente va usata solo per osservare come la sua forza influisce ed interagisce sulla realtà fisica. Insieme alla forsa gli esseri umani genereano la vita e nutriamo il “campo” nel quale siamo immersi.
Ecce Homo: partecipe dell’opera della creazione della vita che vive.
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