Mayngal Opening: audio estratto da alcune pratiche di kabbalah del Mayngal di Kabbalahpratica
Questa registrazione è avvenuta nell’Ottobre 2018 per compiere l’apertura del cerchio(Mayngal) “Neshamat Ha Chockmah” di Kabbalahpratica.
Le pratiche vocali del Mayngal aprono ad una dimensione esperienzale di “confine”, nella quale si accede ad una realtà ingovernabile del suono, dove tutto diviene possibile. Nel Mayngal la sequenza delle voci segue precise sequenze.
Il canto produce radicali alterazioni percettive del suono, che cambiano il proprio modo di udire e visualizzare la dimensione della realtà che ci circonda, facendo accedere il praticante a nuovi stati di coscienza.
Nel Mayngal è possibile oltrepassare la dimensione intellettiva e razionale e di aprirsi ad una dimensione del “ricevere” (ed alterare spesso in modo potente) il proprio modo di osservare e conoscere la realtà.
Tra gli effetti più comuni di questa pratica:
- la rottura degli schemi percettivi,
- l’apertura a dimensioni psichiche sconosciute,
- il risveglio di percezioni extrasensoriali,
- la condivisione esperienziale delle energie mentali dei praticanti,
- l’apertura a una dimensione metafisica,
- la rivelazione di una diversa forma apprendimento cognitivo
- la presa di coscienza di “costruire la realtà” attraverso il suono,
- l’incontro con energie sconosciute e
- la visione attraverso lo stato di veglia.
Nel gruppo di studio del Mayngal di Kabbalahpratica si opera secondo precise forme e strutture geometriche e Tzerùf e (come le “ruote” di Abulafia o di tradizioni correlate) che sono eseguite nel rispetto delle del calendario luni-solare.
Il Mayngal Opening si riallaccia si ricollega
ai cerchi dell’onda e alla dinamica dello Tzim Tzum.